Arte e critica nell’estetica di Kierkegaard

Il presente volume si propone di ricostruire ed esaminare l'estetica di Kierkegaard, ovvero la concezione del pensiero del filosofo danese dell'opera d'arte, nonché della sua produzione e ricezione. Questo aspetto del pensiero di Kierkegaard è stato trascurato dalla critica, che si sono concentrati principalmente sull'estetica come fase esistenziale. È un'idea comune che nel trattare con l'arte e la bellezza Kierkegaard ha per lo più preso in prestito e semplificato il lavoro di altri autori (ad esempio, Aristotele e Lessing, e soprattutto Hegel e Heiberg), e che di conseguenza il suo approccio difficilmente può essere vista come un insieme coerente. Contrariamente a tale interpretazione, l'autore del presente volume mostra come in Kierkegaard scritti è possibile individuare un approccio estetico sistematico (seppure articolato in modi frammentari). Un tale approccio informa i numerosi scritti di Kierkegaard come (letterari e drammatici) critico, a partire dal suo volume del 1838, From the Papers of One Still Vivere, fino al saggio del 1848 La crisi e una crisi nella vita di un'attrice, e non solo. L'appendice al presente volume presenta la traduzione italiana di una di queste opere critiche, A Passing di Kierkegaard del 1845 Commenta un dettaglio in Don Juan, che è una sorta di delizioso gloss sul suo famoso saggio sul Don Juan di Mozart incluso in la prima parte di Enten-Eller.